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I nostri progetti

Humans of Albania


Humans of Albania è un viaggio fra Italia e Albania che – nella nostra memoria – ha inizio nel 1991, che è continuato in questi decenni fra andate e ritorni, che ancora continua.

Humans of Albania racconta le migrazioni,i ritorni a casa, gli spostamenti senza sosta, le scelte inevitabili e le scelte possibili, la volontà di chi è tornato di immaginare scenari futuri per il proprio Paese, scenari in cui la diffusione della cultura, la coniugazione tra tradizione e contemporaneità, la valorizzazione del territorio sono centrali.

Humans of Albania è un’altra storia. Una storia raccolta da diversi sguardi e narrata con diversi linguaggi da un team multidisciplinare di professionisti partiti da Torino, passati dal Sestriere, arrivati a Tirana, trasferitasi a Scutari, scesi e Valona e avventuratisi nelle aree montane di Përmet per poi tornare a Torino. Il viaggio continua.

Lungo il fiume Vjosa: nel corso del mese di ottobre 2019 il team di progetto si è recato in Albania per incontrare i protagonisti delle storie di Humans of Albania

L’8 agosto 1991 sbarca a Bari il peschereccio Vlora con a bordo 20.000 albanesi, “il più grande sbarco di migranti in Italia su una singola nave”. A 25 anni di distanza, nell’ottobre 2016 Massimo Cirri scrive su Il Post l’articolo “Che fine hanno fatto gli albanesi?”. Da qui prende piede questo progetto che risponde al bando “FRAME, VOICE, REPORT! Giornalismo e cooperazione per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” e che vede la collaborazione di Kallipolis, il giornalista Maurizio Dematteis, il fotografo Cosimo Maffione e il documentarista Paolo Ceretto.

Sul lago si Scutari con l’architetto Nektar Duma: nel corso del mese di ottobre 2019 il team di progetto si è recato in Albania per incontrare i protagonisti delle storie di Humans of Albania.

Il team multidisciplinare racconta l’evoluzione della migrazione albanese in Italia attraverso le storie dei singoli, in un racconto a più voci che tratta diversi temi che si allacciano alle storie di chi migra e chi decide di restare.
Nel contesto attuale, con la comunicazione mainstream che ricalca quella utilizzata negli anni ’90, il racconto di migrazioni come fenomeni naturali e il loro assorbimento da parte dei paesi ospitanti sembra quanto mai urgente. Oggi come allora, si parla di “invasione”, “barconi”, “respingimenti” e risuona il leitmotiv : “non possiamo accoglierli tutti”, eppure di quella migrazione che tanto impauriva gli italiani quasi tre decenni fa nessuno parla più. E gli albanesi nel frattempo hanno continuato ad andare avanti e indietro tra Italia e Albania. Il Paese ha ottenuto da parte del Consiglio europeo la concessione dello status di candidato ufficiale all’Unione e, anche se l’Albania continua a essere un luogo dal quale i giovani vanno via per cercare migliori opportunità, c’è chi decide di investire sullo sviluppo del proprio Paese.

Il progetto “Humans of Albania” è relizzato con il contributo finanziario dell’Unione Europea, attraverso il Consorzio delle Ong Piemontesi nell’ambito di Frame, Voice, Report!. Il contenuto di questo progetto è di esclusiva responsabilità di Kallipolis e non riflette necessariamente la posizione dell’Unione europea.

Luoghi di intervento
Piemonte e Albania

Lead Partner
Kallipolis

con la collaborazione di:
Maurizio Dematteis, giornalista
Paolo Ceretto, videomaker
Cosimo Maffione, fotografo.

Anno
2019-2020

Gjovalin Çuni ci racconta la storia della sua famiglia ai tempi delle Repubblica Popolare Socialista.