Nell’ambito della preparazione della Strategia e del Piano di Mitigazione e Adattamento ai cambiamenti climatici della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Kallipolis, in collaborazione con il Servizio di transizione energetica della Regione e Arpa FVG ha organizzato 4 incontri diffusi sul territorio che vedono la partecipazione attiva di enti locali, stakeholder regionali e cittadini.
Obiettivo degli incontri è informare il territorio del percorso di elaborazione della Strategia e del Piano, raccogliere suggestioni ed idee da parte dei partecipanti ed fornire un momento di riflessione ed ampliamento di conoscenze rispetto ai cambiamenti climatici e quanto si sta facendo in merito ad essi.
I 4 incontri sono dedicati a 4 aree geografiche rappresentative del territorio regionale: la montagna, la pianura, le aree costieri e gli insediamenti urbani.
In ogni incontro si fornisce una fotografia del clima che cambia in quello specifico contesto realizzata dai tecnici di Arpa FVG e successivamente grazie al contributo dei relatori, si esplora come la ricerca scientifica, I progetti e le azioni messe in campo a livello locale si stiano evolvendo in risposta al cambiamento climatico.
Il primo incontro ha avuto luogo a Monterale Valcellina lunedì 13 ottobre. Si è parlato del clima che cambia nelle aree montane e pedemontane, delle foreste e delle loro vulnerabilità, di nuovi tipi di agricoltura che rispondono ai cambiamenti climatici e che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del territorio.
La temperatura annua in FVG sta aumentando più che nel resto del mondo. I giorni caldi sono raddoppiati in pianura ed i giorni di gelo sono diminuiti sia in pianura che in montagna. Se non si interverrà sulla riduzione delle emissioni di CO2, le temperature media annue continueranno a crescere, soprattutto d’estate in FVG.
Questo aumento di temperature produrrà degli impatti sulla vita delle persone e per questo è necessario mettere in campo due azioni necessarie e complementari:
1) le azioni di adattamento per ridurre la vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici, e aumentare la loro resilienza.
2) le azioni di mitigazione volte a ridurre le emissioni di gas serra che causano il riscaldamento globale.
Per essere efficaci, le azioni di mitigazione richiedono una risposta comune e coordinata a livello internazionale mentre le iniziative di adattamento devono essere definite e attuate soprattutto a livello regionale e locale
Le foreste e gli alberi, tramite la fotosintesi clorofilliana, svolgono un ruolo fondamentale nel sequestro e nello stoccaggio dell’anidride carbonica, contribuendo a compensare parte delle emissioni generate dalle attività umane. In Friuli Venezia Giulia oltre il 40% della superficie è ricoperta da foreste, per la maggior parte localizzate in Carso e nelle aree montane.
Un’azione volta a contrastare il cambiamento climatico è il rewildening, un processo volto a ripristinare i processi naturali lasciando che sia la natura a fare il lavoro.
Il progetto europeo Wildcard dell’universtà di Udine mira a quantificare l’impatto della riforestazione naturale sulla rimozione del carbonio e sulla biodiversità, tenendo conto anche degli impatti socio-economici e della loro accettabilità.
I boschi della regione FVG quindi svolgono un ruolo molto importante per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
All’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, hanno partecipato gli studenti di scuola superiore del territorio. Con questi ragazzi si è svolta a conclusione dell’incontro un’attività partecipativa intitolata “Il giornale di domani” in cui i ragazzi hanno immaginato una visione futura positiva per il loro territorio in relazione ai cambiamenti climatici. I titoli che hanno dato ai loro “giornali di domani sono stati “Fermato l’innalzamento delle temperature” e “La nuova montagna offre nuove esperienze”.