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Selezionati gli artisti per la terza edizione di LaRU


Dal cuoco a domicilio alla radio cb autocostruita, fino al trasformare il panificio di zona in un palcoscenico teatrale, ecco alcune delle idee che hanno vinto la selezione LaRU 2018!

La giuria, composta da Nadia Vedova, project manager di Kallipolis, Elena Tammaro, Art Director di Creaa snc, Elena Cantori, curatrice e gallerista, Paola Colombo, curatrice del Festival Vicino / Lontano, Rachele D’Osualdo, cultural manager, Manuela Farinosi, docente Uniud di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, si è riunita il 13 novembre scorso e ha esaminato tutti i progetti pervenuti.

Le candidature si sono distinte per la qualità artistica delle proposte. La selezione, basata su alcuni criteri condivisi dalla giuria, ha così deliberato la rosa dei progetti che verranno prodotti per questa edizione LaRU.
Gli artisti selezionati in ordine alfabetico sono: Caterina Comingo per Pordenone, Gruppo MMGC composto da Gabriele Del Pin, Cesare Diana, Riccardo Michielin, Matteo Vettorello per Muggia, Riccardo Giacconi e Carolina Valencia Caicedo per Udine, Yuri Romagnoli per Trieste, Paolo Muzzi e Paolo Gianola per Tolmezzo, g. olmo stuppia per Marano Lagunare.

La giuria ha dichiarato, “LaRU, laboratorio di rigenerazione urbana, è occasione di sperimentazione e proprio in quest’ottica abbiamo selezionato dei progetti che possano stimolare le comunità e introdurre buone pratiche.

Arrivato alla sua terza edizione, LaRU è una riflessione permanente che coinvolge diversi attori nazionali e internazionali sul tema della rigenerazione urbana e sul ruolo che le comunità locali occupano nei processi di rifunzionalizzazione o riattivazione di aree marginali o degradate. Tra gli strumenti artistici e culturali per “fare città”, LARU 2018 si concentra su Creatività e Cibo. In particolare, il progetto lavorerà negli spazi pubblici legati all’alimentazione, quali ad esempio i mercati coperti e i mercati rionali anche itineranti, che sono da sempre luoghi di scambio non solo commerciale, ma anche culturale. L’obiettivo è approfondire come i valori culturali collegati al cibo, attraverso processi creativi, possano favorire la socialità e quindi la rigenerazione sociale e fisica della città, a partire dai luoghi a esso dedicati come motori di innovazione sociale.